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Area Interna Unione Montana del Comelico

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GAL Alto Bellunese
  • TERRITORIO: comuni di Comelico Superiore, Danta di Cadore, San Nicolò di Comelico, San Pietro di Cadore, Santo Stefano di Cadore
  • POPOLAZIONE: 7.340 abitanti (al 01/01/2017)
  • SUPERFICIE: 280,99 kmq
  • DENSITÀ: 25,7
SNAI Area Interna Unione Montana del Comelico - GAL Alto Bellunese

Obiettivi della strategia

ISTRUZIONE

  • Migliorare l’orientamento e la qualità dei servizi offerti dalle scuole
  • Garantire la permanenza del corpo docente
  • Valorizzare le eccellenze formative legate alla filiera legno

MOBILITÀ E CONNETTIVITÀ

  • Fare in modo che la popolazione locale possa raggiungere i servizi senza l’utilizzo dell’auto privata
  • Permettere al turista di visitare il Comelico spostandosi con il TPL
  • Barda larga per tutti gli utenti

SANITÀ

  • Evitare i lunghi spostamenti per accedere ai servizi specialistici
  • Avere una nuova sede distrettuale efficiente e moderna
  • Supporto professionale all’emergenza urgenza svolta dal volontario

AGRICOLTURA E SILVICOLTURA

  • Favorire la ricomprensione fondiaria ed il recupero dei terreni
  • Certificare la qualità dei prodotti enogastronomici locali
  • Promuovere la filiera corta del legno

TURISMO

  • Incentivare il turismo slow legato alla pratica sportiva outdoor
  • Favorire il riposizionamento competitivo delle imprese turistiche
  • Sfruttare e rendere sostenibili gli investimenti in impiantistica

Sintesi della sinergia

La Strategia dell’Unione Montana del Comelico intende favorire la permanenza o il ritorno sul territorio di giovani e il trasferimento di famiglie, attratte dai migliori standard di qualità della vita offerti in futuro grazie al potenziamento dei servizi essenziali.

Turismo

Si prevede di puntare sullo sviluppo del turismo sostenibile, proponendo un’offerta turistica esperienziale, che integri agricoltura, artigianato e tradizioni culturali, in grado di convivere con la proposta invernale. In questo contesto, è fondamentale migliorare la qualità delle strutture ricettive, sia alberghiere che extra alberghiere, promuovendo in particolare l’ospitalità diffusa e l’adozione di soluzioni ecosostenibili.
La cura dell’ambiente e del paesaggio naturale rappresenta un punto irrinunciabile del progetto.

Mobilità

Si affianca la volontà di ampliare le attività sportive e all’aria aperta, rendendo il territorio ancora più vivibile e attrattivo.
Per facilitare la fruizione di questi spazi e rispondere anche alle esigenze di mobilità dei residenti, si prevede l’implementazione di un sistema di trasporto pubblico a basso impatto ambientale e la promozione della mobilità lenta.

Sviluppo economico

A partire dal sostegno all’imprenditorialità agricola legata alla produzione biologica e di qualità. Parallelamente, si vuole rilanciare la filiera del legno, risorsa storica del territorio, in modo sostenibile, per generare occupazione e favorire un presidio attivo delle aree forestali.

Istruzione

Il potenziamento dell’offerta scolastica, soprattutto a livello secondario e tecnico (anche tramite percorsi ITS), insieme alla formazione continua, servirà a rafforzare le competenze nei settori chiave per il territorio: turismo, artigianato, lavorazione del legno, agricoltura e tutela dell’ambiente. Tutto questo richiede la presenza di un corpo docente stabile, motivato e costantemente aggiornato.

Sanità

I servizi sociosanitari rivestono un ruolo fondamentale nella strategia, sia per migliorare la qualità della vita dei residenti, sia per offrire un supporto adeguato ai visitatori. In particolare, si prevede di rafforzare il servizio di emergenza-urgenza e potenziare i servizi specialistici, anche grazie alla riqualificazione sostenibile delle strutture sanitarie e alla loro connessione con la banda ultralarga, così da rendere possibile l’erogazione di servizi digitali avanzati, come il teleconsulto.

Tutti questi interventi si fondano su una visione ben definita, racchiusa nell’idea guida “La valle dello star bene“: un progetto di rilancio che mette al centro il benessere della comunità, l’integrazione delle risorse locali e la sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Relazioni annuali

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