ISTRUZIONE
Area Interna Unione Montana Agordina
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- Area Interna Unione Montana Agordina
- TERRITORIO: comuni di Agordo, Alleghe, Canale d’Agordo, Cencenighe Agordino, Colle Santa Lucia, Falcade, Gosaldo, la Valle Agordina, Livinallongo del Col di Lana, Rivamonte Agordino, Rocca Pietore, San Tomaso Agordino, Selva di Cadore, Taibon Agordino, Vallada Agordina, Voltago Agordino
- POPOLAZIONE: 18.721 abitanti
- SUPERFICIE: 662,86 kmq

Obiettivi della strategia
- Migliorare l’orientamento e la qualità dei servizi offerti dalle scuole
- Innovazione della didattica nelle pluriclassi
- Valorizzare le eccellenze formative legate al turismo
MOBILITÀ E CONNETTIVITÀ
- Fare in modo che la popolazione delle frazioni più periferiche possa raggiungere i servizi di vallata senza l’utilizzo dell’auto privata
- Permettere al turista di visitare il territorio accedendovi con il TPL
- Barda ultralarga per tutti gli utenti
SANITÀ
- Evitare i lunghi spostamenti per accedere ai servizi specialistici
- Avere sedi distrettuali efficienti e moderne per ospitare nuovi servizi
- Potenziamento dei servizi rivolti alle donne e neomamme
AGRICOLTURA E SILVICOLTURA
- Riqualificare le malghe in chiave turistica
- Creare degli spazi comuni per la trasformazione dei prodotti
- Promuovere la filiera del legno anche per la riutilizzazione dei suoi sottoprodotti
TURISMO
- Incentivare il turismo slow legato alla pratica sportiva outdoor
- Favorire il riposizionamento competitivo delle imprese turistiche
- Promuovere l’attivazione di specifici club di prodotto per intercettare nuove tipologie di visitatori
Sintesi della sinergia
La finalità principale della strategia è contrastare il fenomeno dello spopolamento dell’area agordina.
Per perseguire questo obiettivo, si intende incentivare la permanenza delle famiglie introducendo una rinnovata offerta di servizi e nuove opportunità occupazionali, alternative al settore predominante dell’occhialeria, e legate maggiormente alle risorse naturali locali (paesaggio, prodotti agricoli e legno).
Mobilità e connettività
Si prevede di potenziare l’offerta di trasporto già esistente con soluzioni flessibili e a basse emissioni per incontrare la richiesta di residenti e turisti.
Istruzione
L’offerta formativa deve allinearsi sempre più con le vocazioni locali e le esigenze del mercato del lavoro. Gli indirizzi scolastici (enogastronomico, turistico, linguistico, minerario, ecc.) devono attrarre anche studenti da fuori territorio, mentre la formazione professionale dovrà essere potenziata grazie a strutture come mense per attività pomeridiane.
Nella scuola primaria, si prevede di introdurre nuove tecnologie di informazione e comunicazione (TIC) a supporto dei docenti.
Turismo
Per migliorare la qualità dell’accoglienza, si introdurrà una formazione continua e qualificante rivolta agli operatori del settore turistico per rafforzare capacità trasversali e linguistiche.
Si vuole puntare su un turismo slow e genuino e la promozione del patrimonio storico-culturale-naturale, azioni possibili solo attraverso una governance coordinata degli operatori e consorzi d’area, che si possano riconoscere nel brand “Dolomiti Genuine“, nel quadro generale del Consorzio DMO Dolomiti.
Sanità
Si intende promuovere la medicina integrata e la telemedicina, riqualificando anche la rete ambulatoriale e rafforzando l’organico medico con figure specialistiche, come internisti e ostetrici.
Sarà inoltre potenziato il servizio di ostetrica a domicilio.
Agricoltura e silvicoltura
Lo sviluppo locale passa attraverso la diversificazione dell’economia, fortemente legata al settore dell’occhialeria, incentivando nuova imprenditorialità giovanile puntando sulla biodiversità in agricoltura, sullo sfruttamento sostenibile delle risorse del legno, su turismo e artigianato agroalimentare locale.
Si intende migliorare la ricettività extra-alberghiera in strutture storiche quali le malghe.
La Strategia valorizza anche la tradizione, in particolare la cultura del piodech (lavoro collettivo volontario), rilanciandola in chiave moderna attraverso pratiche condivise nell’agricoltura e nella lavorazione del legno, ispirandosi al modello delle antiche cooperative casearie.
Infine, per abilitare l’intero processo di cambiamento e innovazione, si prevede il potenziamento della connettività digitale tramite la banda larga, considerata una infrastruttura essenziale per lo sviluppo del territorio.