Misura 1.2 Miglioramento della qualità della vita nelle zone rurali, valorizzazione del paesaggio, delle risorse naturali e culturali

 

 

 

Azione a) Restauro di villaggi, dei borghi rurali e del patrimonio esistente, aventi particolare valore storico-architettonico

 

 

 

Sub-azione 2 Salvaguardia e valorizzazione degli elementi di tipicità costruttiva ed insediativa dell’Alto Bellunese

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Soggetti privati: domande non ammesse

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

n.

richiedente

indirizzo

città

n. protocollo

contenuto tecnico

cantierabilità

innovatività

dimostratività

punteggio totale

spesa totale

contributo richiesto

spesa ammessa

contributo concedibile

Integrazioni e prescrizioni

1

Zanella Gabriele

via Brodevin, 422

32040 Lozzo di Cadore (BL)

1217

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Si tratta di un interessante esempio di architettura anonima Cadorina, non vincolata. Le condizioni di degrado delle facciate, dei poggioli e del tetto non sono documentate. Per il tetto il progetto prevede la demolizione, senza offrire nessuna prova a supporto della necessità di una scelta così drastica. Per tale motivo il progetto si pone in contrasto con l’azione del Bando, che promuove la conservazione dei materiali tradizionali e non la loro demolizione. Si rileva inoltre che l’intervento proposto afferisce ad una limitata porzione dell’intero edificio. Per il combinato disposto delle motivazioni testé espresse si ritiene il progetto non ammissibile.

2

Squaiera Giovannina

piazza S. Leonardo,2 fraz.Grea      

32040 Domegge di Cadore (BL)

1261

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il progetto non rispetta le direttive del Bando, che promuove la “Salvaguardia e valorizzazione degli elementi di tipicità costruttiva e insediativi dell’Alto Bellunese” e non la sua artificiale ricostruzione a posteriori.

3

Piller Hoffer Giuseppe

via Hoffe, 5   

32047 Sappada (BL)

1266

 

 

 

 

0

 

 

 

 

La proposta non è ammissibile perché non è funzionalmente connessa, nel medesimo edificio con l’operazione di cui alla lettera a) punto 4 del bando

4

ENAIP Veneto

via Stella Maris

32032 Feltre (BL) (Calalzo di Cadore)

1268

 

 

 

 

0

 

 

 

 

Il progetto non rispetta le direttive del Bando, che promuove la “Salvaguardia e valorizzazione degli elementi di tipicità costruttiva e insediativi dell’Alto Bellunese” e non la sua artificiale ricostruzione a posteriori.

5

Cooperativa di Consumo di Falcade

piazza Mercato, 7/A

32020 Falcade (BL)

1273

 

 

 

 

0

 

 

 

 

La domanda non è ammissibile non ci sono i requisiti del soggetto beneficiario punto 3 del Bando

6

Piller Puicher Giorgio

via Palù, 8

32047 Sappada (BL)

1275

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Domanda inammissibile per la mancanza della seguente documentazione:
1. visura catastale
2. rilievo fotografico
3. dichiarazione conformità norme regionali nazionali e comunitarie in materia ambientale
4. dichiarazione attestante la conformità dell’intervento agli strumenti urbanistici vigenti
5. attestazione della proprietà.

7

Joppi Bruno

via Centenaro, 19

32045 Santo Stefano (BL)

1277

 

 

 

 

0

 

 

 

 

Il progetto non rispetta le direttive del Bando, che promuove la “Salvaguardia e valorizzazione degli elementi di tipicità costruttiva e insediativi dell’Alto Bellunese” . Nonostante l’affermazione del progettista che- attribuisce l’edificio all’età del rifabbrico – la documentazione fotografica allegata rappresenta una realtà completamente snaturata di un edificio tradizionale. Manca inoltre la misura catastale aggiornata.

8

Petracco Elisabetta

via San Candido, 4

32045 Santo Stefano (BL)

1278

 

 

 

 

0

 

 

 

 

Il progetto non rispetta le direttive del Bando, che promuove la “Salvaguardia e valorizzazione degli elementi di tipicità costruttiva e insediativi dell’Alto Bellunese” e prescrive inoltre l’impiego dei materiali della tradizione locale. Un cappotto isolante esterno e la sostituzione di tutti i serramenti esterni comporta una alterazione radicale ai caratteri architettonici che l’azione intende promuovere. Mancano inoltre:
1. visura catastale aggiornata
2. assenso del nudo proprietario (che dalla misura catastale del 1999 presentata  risulta essere un’impresa).

9

Valmassoi Magda

via Roma, 26

32040 Domegge di Cadore (BL)

1279

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’edificio, è stato compromesso da così numerose recenti trasformazioni che lo hanno trasformato al punto tale da renderne irriconoscibile il carattere originario, ad eccezione dello straordinario portale.  L’intervento non è ammissibile e finanziabile.

10

Piller Roner Giordano

B.ta Hoffe 3

32047 Sappada (BL)

1282

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riconoscendo il notevole valore storico-architettonico dell’edificio nello stato in cui si trovava, anche per le sue differenze rispetto al contesto (vedi il diverso orientamento delle falde) la commissione rileva che il progetto trasformativo  non rispetti le direttive del Bando, che promuove la “Salvaguardia e valorizzazione degli elementi di tipicità costruttiva e insediativi dell’Alto Bellunese” e non la sua artificiale riconduzione a tipi edilizi mai esistiti nell’area. Il Bando stesso promuove materiali della tradizione locale e non la loro distruzione con sostituzione con un cappotto termoisolante. Il progetto nel suo complesso non è di manutenzione straordinaria ma di ristrutturazione edilizia e pertanto non è ammissibile al finanziamento.

11

Pradetto Battel Rinaldi

via del Popolo, 10

32040 San Pietro di Cadore (BL)

1291

 

 

 

 

0

 

 

 

 

L’edificio è stato alterato in modo tale da cancellare completamente quei tratti architettonici che il Bando intende tutelare con l’azione promossa. Il progetto di restauro ora presentato non migliora la situazione esistente per cui lo si dichiara inammissibile.

12

Festin Mira Marcella

via Geroni, 7

32040 Comelico Superiore

1292

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La commissione, seppur apprezzi lo sforzo compiuto dalla proprietà per mettere d’accordo un così ampio numero di membri, rileva che l’edificio è stato alterato in modo tale da cancellare quei tratti architettonici che il Bando intende tutelare con l’intervento di restauro. Il fabbricato è stato alterato in alcuni suoi caratteri architettonici (soprattutto al piano terra, ma anche ingrandendo le originarie piccole finestre). Il progetto qui presentato non contribuisce a migliorare l’aspetto; anzi, con la costruzione di nuovi poggioli, che s’allineano a quelli della porzione adiacente, s’altera ancor di più ciò che della precedente fabbrica permaneva.
Il progetto è inammissibile

13

Regola Comunione Familiare di Casamazzagno

piazza Madonna della Salute, 3

32040 Comelico Superiore

1293

 

 

 

 

0

 

 

 

 

Il fabbricato per i suoi caratteri architettonici non rientra nelle direttive del Bando, che agisce per la conservazione dell’architettura tradizionale. Il progetto perciò è inammissibile

14

Zandonadi Graziella

via Piave, 34

31028 Vazzola (TV) (Comelico Superiore)

1294

 

 

 

 

0

 

 

 

 

L’azione del Bando tende a conservare i caratteri architettonici originari degli edifici, anche nella loro apparente atipicità. Il progetto con l’ingrandimento delle finestre e l’aggiunta di un poggiolo, mira a trasformare, e a non conservare, collocandosi perciò di fuori dell’azione del Bando.

15

Quinz Angelo

Borgata Granvilla, 123

32047 Sappada (BL)

1295

 

 

 

 

0

 

 

 

 

La proposta non è ammissibile perché non è funzionalmente connessa, nel medesimo edificio con l’operazione di cui alla lettera a) punto 4 del bando

16

Gasperina Geroni Stefano

via Centenaro, 40

32045 Santo Stefano (BL)

1297

 

 

 

 

0

 

 

 

 

Si tratta di un fabbricato edificato di recente che non presente alcun problema di degrado, per cui non abbisogna di alcun intervento, né di manutenzione ordinaria né straordinaria. Pertanto non rientra nell’azione del Bando.

17

Zanderigo Iona Daniele

via della Giustizia, 13

32040 Comelico Superiore

1298

 

 

 

 

0

 

 

 

 

L’ edificio costruito qualche decennio fa, non pare presentare significativi segni di degrado, per cui non abbisogna di urgenti interventi di manutenzione. Va rilevato che viene allegata una D.I.A. sprovvista dei necessari elaborati grafici che illustrino le trasformazioni esterne (ad es. il nuovo rivestimento ligneo “nobilitante” delle facciate e i parapetti dei poggioli “tipici del luogo”).
Infine la proposta di rivestire i serramenti con dell’alluminio non è conforme al dettato del Bando.
Per questi motivi la commissione esclude il progetto dal finanziamento.

18

Bertagnin Lino

via Toffoli, 8

32042 Calalzo di Cadore (BL)

1306

 

 

 

 

0

 

 

 

 

L’edificio, in origine del Rifabbrico, è stato così alterato in epoca recente, da risultare privo di quei caratteri architettonici che il Bando intende tutelare con l’intervento di restauro. Nella fattispecie si ritengono opere deturpanti l’aumento volumetrico realizzato nello spigolo sud-est, chiuso con pannellature e serramenti metallici, e la loggia negli ultimi due piani nella fronte est, per fare due soli esempi negativi.Per tali ragioni si ritiene che l’intervento non sia finanziabile.

19

Ente Cooperativo di Consumo

Piazza IV Novembre, 5

32042 Calalzo di Cadore (BL)

1307

 

 

 

 

0

 

 

 

 

La domanda non è ammissibile non ci sono i requisiti del soggetto beneficiario punto 3 del Bando.

20

Sala Enrica

via Piave, 57

32040 San Pietro di Cadore (BL)

1308

 

 

 

 

0

 

 

 

 

Si tratta di un edificio di grande valore architettonico e culturale, ridotto quasi allo stato di rudere. Un restauro conservativo integrale è non solo utile ma urgente. Purtroppo il progetto non risolve il problema della conservazione, ma si articola in una serie d’interventi che trasformano radicalmente l’edificio in tutte le sue caratteristiche storiche. Data tale natura, l’intervento non è pertinente alle finalità del Bando, che con la sua azione promuove la lavorazione e il restauro della architettura tradizionale dell’area del GAL nella autenticità dei suoi materiali e non in una replica adulterata.

21

Da Forno Roberto

via Gei, 10

32040 Pozzale di Cadore (BL)

1309

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’edificio è un caratteristico esemplare di architettura spontanea stratificata, con aggiunte e trasformazioni compiute in epoche lontane da noi, e che generano valori architettonici notevoli. Un restauro di tetto e facciate è utile e necessario, ma il progetto comporta un così alto numero di modificazioni dell’aspetto generale da trasformarlo in un altro edificio. L’intervento proposto è di ristrutturazione edilizia e non di manutenzione, e perciò si colloca al di fuori dell’azione del Bando, che tutela la conservazione dei caratteri architettonici originari.
Si rileva inoltre la mancanza della totale proprietà dell’immobile, dello strumento autorizzativi o, in alternativa della dichiarazione di conformità agli strumenti urbanistici del Comune.
L’intervento non è ammissibile.

22

Pompanin Antonio

loc. Zuel di Sopra, 69

32043 Cortina d'Ampezzo (BL)

1310

 

 

 

 

0

 

 

 

 

Si tratta di un interessante campione di architettura anonima ampezzana, praticamente integro nei suoi caratteri originari. Il progetto è di ristrutturazione edilizia ai sensi della L. 457/78, con un insieme di opere di trasformazione così articolato da generare un edificio molto diverso da quello esistente. Il progetto si pone in contrasto con i dispositivi del Bando, la cui azione riguarda la conservazione dei caratteri architettonici originari, e non la loro trasformazione. Infine si ritiene che il finanziamento è per il solo tetto, per cui non si ottempera ulteriormente ai dispositivi del Bando.

23

Sacco Panchia Riccardo

Via Nellere 1

32040 Dosoledo di Comelico Superiore

1311

 

 

 

 

0

 

 

 

 

L’edificio è un bell’esempio di architettura anonima del Comelico. Dalla stessa documentazione prodotta si evince che gli intonaci pare non siano in cattive condizioni di conservazione, al contrario, essi risultano addirittura di recente esecuzione. Il Bando prescrive che la domanda sia accompagnata da “disegni generali atti a definire i lavori”. Per mancanza di tali disegni e/o documentazione fotografica esaustiva la commissione ritiene che i lavori richiesti siano superflui, ad eccezione del tetto, per il quale non c’è documentazione che dimostri la necessità delle opere.

24

Corte Sualon Renato

Via Unione 20

32041 Auronzo di Cadore

1312

 

 

 

 

0

 

 

 

 

Si tratta di un edificio tradizionale, ma talmente compromesso da modificazioni anche molto recenti, per cui il progetto presentato ne rappresenta il compimento verso un organismo edilizio ibrido. Il progetto inoltre non è documentato in modo sufficiente da elaborati grafici che dimostrino, tramite l’analisi del degrado e dissesto, la reale necessità degli interventi. Per tali ragioni quanto proposto si discosta dalle azioni del Bando, tese alla conservazione dei caratteri architettonici del patrimonio alpino.

25

Fontana Luigi

via Udine, 34

32045 Santo Stefano (BL)

1330

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’edificio è un interessante cappella privata. Dalla documentazione di progetto e dalle  fotografie allegate si evince che la cappella è in buone condizioni di conservazione, per cui l’intervento si configura come un eventuale abbellimento, anche con tecniche e materiali al di fuori della tradizione (calce rasata). Per questi motivi il progetto s’allontana dall’azione del Bando, che  riguarda la conservazione dei caratteri architettonici originari, e non la loro trasformazione.
L’intervento non è ammissibile

26

De Pol Maria Luisa

via Piave, 2

32040 San Pietro di Cadore (BL)

1335

 

 

 

 

0

 

 

 

 

L’edificio, in origine del Rifabbrico ha subito una serie così rilevante di modificazioni succedutesi a più riprese, tali da trasformarlo in un ibrido. Al momento attuale è impossibile motivare interventi consoni  alle finalità del Bando, che mira alla conservazione dei caratteri architettonici originari, e non alla loro trasformazione.

27

Comis Ronchin Lorella

via Gera, 21

32040 San Nicolò di Comelico (BL)

1338

 

 

 

 

0

 

 

 

 

Si tratta di un onesto esempio di architettura minore del secondo dopoguerra. Il progetto è di cospicua alterazione dei caratteri architettonici presenti, meglio definibile come ristrutturazione, e si pone perciò in contrasto   con i dispositivi del Bando, la cui azione riguarda la conservazione dei caratteri architettonici originari, e non la loro trasformazione.

28

Topran De Pasca Sergio

via IV Novembre, 12

32040 Comelico Superiore

1339

 

 

 

 

0

 

 

 

 

Si tratta di un edificio tradizionale, ma compromesso da modificazioni anche molto recenti che imitano forme estranee alla tipologia del rifabbrico. Il progetto inoltre non è documentato in modo sufficiente da elaborati grafici. Il cappotto isolante esterno  comporta una alterazione radicale ai caratteri architettonici che l’azione intende promuovere. Per tali ragioni quanto proposto si discosta dalle azioni del Bando, tese alla conservazione dei caratteri architettonici del patrimonio alpino.

29

De Mario Giorgio

via Costa, 86- fr. Costalissoio

32045 Santo Stefano (BL)

1340

 

 

 

 

0

 

 

 

 

La commissione rileva che il progetto trasformativo  non rispetta le direttive del Bando, che promuove la “Salvaguardia e valorizzazione degli elementi di tipicità costruttiva e insediativi dell’Alto Bellunese”. Dagli elaborati presentati si evince che nel progetto viene modificata la tipologia originaria del fabbricato (orientamento del tetto, costruzione nuovi poggioli, nuovi abbaini, inserimento di scale esterne). Si tratta quindi di un intervento di ristrutturazione e non di  manutenzione ordinaria E straordinaria come previsto dal Bando.

30

Piller Roner Pietro

via Lerpa, 257

32047 Sappada (BL)

1341

 

 

 

 

0

 

 

 

 

L’intervento proposto si configura come ristrutturazione (elevazione del tetto con aumento di volume, nuove aperture di fori finestra) e non  manutenzione ordinaria e straordinaria come previsto dal bando.

31

Lena Anna Chiara

via Manzini, 1

32027 Taibon Agordino (BL)

1342

 

 

 

 

0

 

 

 

 

La proposta non è ammissibile perché non è funzionalmente connessa, nel medesimo edificio con l’operazione di cui alla lettera a) punto 4 del bando. Non ammesso perché si tratta di una ristrutturazione che non è prevista dal bando.

32

Lena Giovanna

via Roma, 2

32020 Gosaldo (BL)

1346

 

 

 

 

0

 

 

 

 

Dall’esame dell’ intervento proposto non si evincono rivalutazioni dell’originaria tipologia (tetto in scandole e la struttura originaria della “caminatha”). La documentazione presentata non evidenzia in modo esauriente la necessità di sostituire l’attuale manto di copertura.

33

Lena Anna Chiara

via Manzini, 1

32027 Taibon Agordino (BL)

1347

 

 

 

 

0

 

 

 

 

Si tratta di un interessante campione di architettura anonima agordina, praticamente integro nei suoi caratteri originari. Il progetto è di ristrutturazione edilizia ai sensi della L. 457/78, con un insieme di opere di trasformazione così articolato da generare un edificio molto diverso da quello esistente. Il progetto si pone in contrasto con i dispositivi del Bando, la cui azione riguarda la conservazione dei caratteri architettonici originari, e non la loro trasformazione. L’intervento non è ammissibile.

34

Paolo Ceccato

Masariè, 165

32040 Cibiana di Cadore (BL)

1348

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’ insieme degli interventi proposti non si configura come un recupero conservativo del fabbricato, in quanto vengono introdotti forme ed elementi estranei alla tipologia originaria, ma come una ristrutturazione dello stesso. Nella fattispecie l’originario tetto a due falde con abbaino centrale viene trasformato radicalmente, con una cospicua serie di nuovi abbaini di svariate dimensioni,  con il conseguente aumento di volume, atta a trasformare il sottotetto in un nuovo piano completamente abitabile.
Il progetto non è ammissibile.

35

Virginio De Martin Topranin

via Antelao, 5

32040 Valle di Cadore (BL)

1352

 

 

 

 

0

 

 

 

 

In mancanza dell’autorizzazione della Soprintendenza per l’intervento su un bene architettonico rilevante si ritiene che manchino i requisiti per l’ammissibilità della domanda mancando inoltre il benestare della Curia vescovile.

36

# Alessandro Conti

via Vallescura, 29

40136 Bologna (Pieve di Cadore)

1356

20

0

18

14

52

 

 

 

 

Trattasi di un pregevole edificio  di grande interesse storico-culturale che ha mantenuto nel tempo la sua originale struttura. L’intervento nel suo complesso è corretto.

37

Cella De Dan Irene

via Cella, 19

32040 Auronzo di Cadore (BL)

1357

 

 

 

 

0

 

 

 

 

La domanda non è ammissibile in quanto non ci sono i requisiti del soggetto beneficiario descritti al punto 3 del Bando

38

Da Rin P. Gadetta Gianpaolo

via Borgo Rin di Sopra, 7

32040 Laggio di Vigo di Cadore (BL)

1358

 

 

 

 

0

 

 

 

 

Riconoscendo il notevole valore storico-architettonico dell’edificio nello stato in cui si trovava, anche per le sue differenze rispetto al contesto (vedi aperture sottotetto) la commissione rileva che il progetto trasformativo  non rispetti le direttive del Bando, che promuove la “Salvaguardia e valorizzazione degli elementi di tipicità costruttiva e insediativi dell’Alto Bellunese” e non la sua artificiale riconduzione a tipi edilizi mai esistiti nell’area. Il Bando stesso promuove materiali della tradizione locale e non la loro distruzione e sostituzione con un intonaco termoisolante. Quindi la domanda è inammissibile.

39

Pinazza Pierangelo

via Gorizia, 1

32040 Domegge di Cadore (BL)

1359

 

 

 

 

0

 

 

 

 

L’edificio, risalente ai primi del '900, ha subito una serie così rilevante di modificazioni succedutesi a più riprese, tali da trasformarlo in un ibrido. Al momento attuale è impossibile motivare interventi consoni  alle finalità del Bando, che mira alla conservazione dei caratteri architettonici originari, e non alla loro trasformazione.

40

*Julia Giavi

via Trasone, 25

00199 Roma (Valle di Cadore)

1360

 

 

 

 

0

 

 

 

 

Sospesa.

41

De Martin Topranin Cristiano

piazza San Luca, 6

32040 Padola di Comelico Superiore (BL)

1364

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Edificio che evidenzia molte alterazioni formali che hanno compromesso gli originali elementi di tipicità; per questo la commissione non ammette il progetto e non stende una scheda di valutazione.

42

Parrocchia di San Martino

via Antelao, 5

32040 Valle di Cadore (BL)

1368

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La commissione è perplessa sulla qualità globale del progetto in quanto dalla documentazione presentata non è data la possibilità di valutare i proposti interventi sulle facciate. Gli elaborati grafici sono insufficienti;  non c’è documentazione fotografica, nonostante l’intervento non fosse ancora avviato alla data del 24 aprile 2003. Non è allegata copia dell’approvazione condizionata della Soprintendenza. Per questo insieme di ragioni la commissione ritiene la domanda inammissibile.

43

Piero Gera

viale Venezia, 137

Conegliano (TV) (Comelico Superiore)

1371

 

 

 

 

0

 

 

 

 

La domanda non è ammissibile in quanto non ci sono i requisiti del soggetto beneficiario descritti al punto 3 del Bando

44

D'Ambros Mirella

via Guido Rossa, 12/2

26838 Tavazzano (LO) (Comelico Superiore)

1372

 

 

 

 

0

 

 

 

 

Trattasi di un edificio che non presenta nessuna rilevanza particolare dal punto di vista della tipicità costruttiva. L’intervento è previsto solo in una porzione dell’edificio il quale, dalla documentazione prodotta, non presenta caratteristiche affini all’architettura Altobellunese. Non risulta quindi in linea con la filosofia del Bando, che prescrive l’impiego dei materiali della tradizione locale e non la fascia di rivestimento in lastrame di porfido Altoatesino o la sostituzione di tutti i serramenti esterni. Infine l’intervento è previsto su di una sola porzione dell’edificio.

45

Istituto Pio XII Misurina

borgo Retto, 2

43100 Parma

1373

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il semplice fabbricato novecentesco presenta un dissesto statico diffuso ed esteso. Il progetto di consolidamento statico, qui malamente accennato, non pare sufficientemente approfondito. Per quanto attiene all’intervento sulle facciate, il progettista afferma di voler “rettificare” le stesse, facendo loro perdere il loro specifico carattere. Il manto di copertura andrebbe sostituito con una lamiera il cui colore originale corrisponde all’attuale (testa di moro, si afferma); non si capisce se si faccia riferimento al colore grigio o a quello rosso ruggine, entrambi esistenti. Per queste ragioni l’intervento si pone al di fuori dell’azione proposta dal Bando e perciò è escluso.

46

Favero Giancarlo

via Padre Saccardi, 2

31045 Motta di Livenza (Pieve di Cadore)

1375

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Notevole volume del primo ‘900 che ha subito solo piccole alterazioni formali. Dalla documentazione prodotta risulta necessitare solo di tinteggiature sul complessivo volume esterno. Mancando gli elaborati progettuali, si evidenzia che vengono a mancare le indicazioni sui colori originali e così pure quelli che si vorranno utilizzare e quindi la Commissione non è in grado di esprimere un giudizio sul risultato finale. Il progetto non rispetta le direttive del Bando, che promuove la “Salvaguardia e valorizzazione degli elementi di tipicità costruttiva e insediativi dell’Alto Bellunese” e prescrive inoltre l’impiego dei materiali della tradizione locale. L’applicazione di un rivestimento plastico murale continuo del tipo graffiato si sovrapporrebbe all’intonaco originario. Inoltre l’applicazione dello stesso non viene specificata con adeguati elaborati progettuali. Questo comporta un’alterazione radicale ai caratteri architettonici delle facciate che l’azione intende invece salvaguardare.
Il progetto non è quindi finanziabile.

47

Del Favero Angelo

via P.F. Calvi, 38

32041 Valle di Cadore (BL)

1377

 

 

 

 

0

 

 

 

 

La proprietà del fabbricato è divisa fra due proprietari: Giorgio Del Favero (protocollo 1376) e Angelo del Favero (protocollo 1377). Vengono fatte due richieste diverse di finanziamento sullo stesso edificio con il seguente risultato: nel caso di Giorgio del Favero con l’intervento proposto si realizzano soltanto alcuni lavori parziali e non globali. Nel caso di Angelo Del Favero si ha lo stesso risultato in quanto realizza soltanto parziali quantitativi di lavorazioni e con l’aggravante di non superare la somma minima di euro 10.000,00 e quindi di non essere ammesso al finanziamento. La Commissione ritiene che, trattandosi di un unico edificio, le due domande possano integrarsi a condizione che vi sia un unico referente che curi gli eventuali aspetti amministrativi.
Pertanto l’intervento  è ammissibile a queste condizioni.

48

Toffoli Antonio

via Dante Alighieri, 29

32042 Calalzo di Cadore (BL)

1385

 

 

 

 

0

 

 

 

 

La proposta non è ammissibile perché non è funzionalmente connessa, nel medesimo edificio con il punto 7 del bando.

49

De Col Dina

via Calzon, 12

32021 Agordo (BL)

1387

 

 

 

 

0

 

 

 

 

Il rustico , nonostante la sua semplicità, è un bel esempio di architettura storica, integro nei suoi caratteri originali. Il progetto è di ristrutturazione edilizia ai sensi della L. 457/78, con un insieme di opere che porteranno alla creazione di una replica di quanto esistente, il cui stato di degrado non risulta essere così grave da motivare una scelta progettuale talmente drastica. Il progetto si pone in contrasto con i dispositivi del Bando, la cui azione riguarda la conservazione dei caratteri architettonici originari, e non la loro demolizione e ricostruzione. 

50

Carnio Gabriele

via G. Garibaldi, 6-Costalissoio

32045 Santo Stefano (BL)

1388

 

 

 

 

0

 

 

 

 

Si tratta di un interessante campione di architettura  settecentesca, praticamente integro nei suoi caratteri originari ad eccezione forse del tavolo dei frontoni. Il progetto è di ristrutturazione edilizia ai sensi della L. 457/78, con un insieme di opere di trasformazione così articolato da generare un edificio ben diverso da quello esistente. Il progetto si pone in contrasto con i dispositivi del Bando, la cui azione riguarda la conservazione dei caratteri architettonici originari, e non la loro trasformazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Escluso dal finanziamento dall'Ufficio di Presidenza del Gal, in quanto nella precedente programmazione Leader II pur essento stato finanziato per il recupero dello stesso edificio non ha realizzato il progetto non dando comunicazione di rinuncia creando quindi un avanzo restituito alla UE

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In attesa di integrazioni concernenti l'intervento nella sua globalità