Misura 1.2 Miglioramento della qualità della vita nelle zone rurali, valorizzazione del paesaggio, delle risorse naturali e culturali |
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Azione a) Restauro di villaggi, dei borghi rurali e del patrimonio esistente, aventi particolare valore storico-architettonico |
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Sub-azione 2 Salvaguardia e valorizzazione degli elementi di tipicità costruttiva ed insediativa dell’Alto Bellunese |
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Soggetti privati: domande non ammesse |
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n. |
richiedente |
indirizzo |
città |
n. protocollo |
contenuto tecnico |
cantierabilità |
innovatività |
dimostratività |
punteggio totale |
spesa totale |
contributo richiesto |
spesa ammessa |
contributo concedibile |
Integrazioni e prescrizioni |
1 |
Zanella Gabriele |
via Brodevin, 422 |
32040 Lozzo di Cadore (BL) |
1217 |
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Si tratta di un interessante esempio di architettura anonima Cadorina, non vincolata. Le condizioni di degrado delle facciate, dei poggioli e del tetto non sono documentate. Per il tetto il progetto prevede la demolizione, senza offrire nessuna prova a supporto della necessità di una scelta così drastica. Per tale motivo il progetto si pone in contrasto con l’azione del Bando, che promuove la conservazione dei materiali tradizionali e non la loro demolizione. Si rileva inoltre che l’intervento proposto afferisce ad una limitata porzione dell’intero edificio. Per il combinato disposto delle motivazioni testé espresse si ritiene il progetto non ammissibile. |
2 |
Squaiera Giovannina |
piazza S. Leonardo,2 fraz.Grea |
32040 Domegge di Cadore (BL) |
1261 |
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Il progetto non rispetta le direttive del Bando, che promuove la “Salvaguardia e valorizzazione degli elementi di tipicità costruttiva e insediativi dell’Alto Bellunese” e non la sua artificiale ricostruzione a posteriori. |
3 |
Piller Hoffer Giuseppe |
via Hoffe, 5 |
32047 Sappada (BL) |
1266 |
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0 |
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La proposta non è ammissibile perché non è funzionalmente connessa, nel medesimo edificio con l’operazione di cui alla lettera a) punto 4 del bando |
4 |
ENAIP Veneto |
via Stella Maris |
32032 Feltre (BL) (Calalzo di Cadore) |
1268 |
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0 |
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Il progetto non rispetta le direttive del Bando, che promuove la “Salvaguardia e valorizzazione degli elementi di tipicità costruttiva e insediativi dell’Alto Bellunese” e non la sua artificiale ricostruzione a posteriori. |
5 |
Cooperativa di Consumo di Falcade |
piazza Mercato, 7/A |
32020 Falcade (BL) |
1273 |
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0 |
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La domanda non è ammissibile non ci sono i requisiti del soggetto beneficiario punto 3 del Bando |
6 |
Piller Puicher Giorgio |
via Palù, 8 |
32047 Sappada (BL) |
1275 |
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Domanda inammissibile per la mancanza della seguente
documentazione: |
7 |
Joppi Bruno |
via Centenaro, 19 |
32045 Santo Stefano (BL) |
1277 |
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0 |
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Il progetto non rispetta le direttive del Bando, che promuove la “Salvaguardia e valorizzazione degli elementi di tipicità costruttiva e insediativi dell’Alto Bellunese” . Nonostante l’affermazione del progettista che- attribuisce l’edificio all’età del rifabbrico – la documentazione fotografica allegata rappresenta una realtà completamente snaturata di un edificio tradizionale. Manca inoltre la misura catastale aggiornata. |
8 |
Petracco Elisabetta |
via San Candido, 4 |
32045 Santo Stefano (BL) |
1278 |
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0 |
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Il progetto non rispetta le direttive del Bando, che
promuove la “Salvaguardia e valorizzazione degli elementi di tipicità
costruttiva e insediativi dell’Alto Bellunese” e prescrive inoltre l’impiego
dei materiali della tradizione locale. Un cappotto isolante esterno e la
sostituzione di tutti i serramenti esterni comporta una alterazione radicale
ai caratteri architettonici che l’azione intende promuovere. Mancano
inoltre: |
9 |
Valmassoi Magda |
via Roma, 26 |
32040 Domegge di Cadore (BL) |
1279 |
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L’edificio, è stato compromesso da così numerose recenti trasformazioni che lo hanno trasformato al punto tale da renderne irriconoscibile il carattere originario, ad eccezione dello straordinario portale. L’intervento non è ammissibile e finanziabile. |
10 |
Piller Roner Giordano |
B.ta Hoffe 3 |
32047 Sappada (BL) |
1282 |
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Riconoscendo il notevole valore storico-architettonico dell’edificio nello stato in cui si trovava, anche per le sue differenze rispetto al contesto (vedi il diverso orientamento delle falde) la commissione rileva che il progetto trasformativo non rispetti le direttive del Bando, che promuove la “Salvaguardia e valorizzazione degli elementi di tipicità costruttiva e insediativi dell’Alto Bellunese” e non la sua artificiale riconduzione a tipi edilizi mai esistiti nell’area. Il Bando stesso promuove materiali della tradizione locale e non la loro distruzione con sostituzione con un cappotto termoisolante. Il progetto nel suo complesso non è di manutenzione straordinaria ma di ristrutturazione edilizia e pertanto non è ammissibile al finanziamento. |
11 |
Pradetto Battel Rinaldi |
via del Popolo, 10 |
32040 San Pietro di Cadore (BL) |
1291 |
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0 |
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L’edificio è stato alterato in modo tale da cancellare completamente quei tratti architettonici che il Bando intende tutelare con l’azione promossa. Il progetto di restauro ora presentato non migliora la situazione esistente per cui lo si dichiara inammissibile. |
12 |
Festin Mira Marcella |
via Geroni, 7 |
32040 Comelico Superiore |
1292 |
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La commissione, seppur apprezzi lo sforzo compiuto dalla
proprietà per mettere d’accordo un così ampio numero di membri, rileva che
l’edificio è stato alterato in modo tale da cancellare quei tratti
architettonici che il Bando intende tutelare con l’intervento di restauro.
Il fabbricato è stato alterato in alcuni suoi caratteri architettonici
(soprattutto al piano terra, ma anche ingrandendo le originarie piccole
finestre). Il progetto qui presentato non contribuisce a migliorare
l’aspetto; anzi, con la costruzione di nuovi poggioli, che s’allineano a
quelli della porzione adiacente, s’altera ancor di più ciò che della
precedente fabbrica permaneva. |
13 |
Regola Comunione Familiare di Casamazzagno |
piazza Madonna della Salute, 3 |
32040 Comelico Superiore |
1293 |
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0 |
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Il fabbricato per i suoi caratteri architettonici non rientra nelle direttive del Bando, che agisce per la conservazione dell’architettura tradizionale. Il progetto perciò è inammissibile |
14 |
Zandonadi Graziella |
via Piave, 34 |
31028 Vazzola (TV) (Comelico Superiore) |
1294 |
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0 |
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L’azione del Bando tende a conservare i caratteri architettonici originari degli edifici, anche nella loro apparente atipicità. Il progetto con l’ingrandimento delle finestre e l’aggiunta di un poggiolo, mira a trasformare, e a non conservare, collocandosi perciò di fuori dell’azione del Bando. |
15 |
Quinz Angelo |
Borgata Granvilla, 123 |
32047 Sappada (BL) |
1295 |
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0 |
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La proposta non è ammissibile perché non è funzionalmente connessa, nel medesimo edificio con l’operazione di cui alla lettera a) punto 4 del bando |
16 |
Gasperina Geroni Stefano |
via Centenaro, 40 |
32045 Santo Stefano (BL) |
1297 |
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0 |
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Si tratta di un fabbricato edificato di recente che non presente alcun problema di degrado, per cui non abbisogna di alcun intervento, né di manutenzione ordinaria né straordinaria. Pertanto non rientra nell’azione del Bando. |
17 |
Zanderigo Iona Daniele |
via della Giustizia, 13 |
32040 Comelico Superiore |
1298 |
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0 |
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L’ edificio costruito qualche decennio fa, non pare
presentare significativi segni di degrado, per cui non abbisogna di urgenti
interventi di manutenzione. Va rilevato che viene allegata una D.I.A.
sprovvista dei necessari elaborati grafici che illustrino le trasformazioni
esterne (ad es. il nuovo rivestimento ligneo “nobilitante” delle facciate e
i parapetti dei poggioli “tipici del luogo”). |
18 |
Bertagnin Lino |
via Toffoli, 8 |
32042 Calalzo di Cadore (BL) |
1306 |
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0 |
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L’edificio, in origine del Rifabbrico, è stato così alterato in epoca recente, da risultare privo di quei caratteri architettonici che il Bando intende tutelare con l’intervento di restauro. Nella fattispecie si ritengono opere deturpanti l’aumento volumetrico realizzato nello spigolo sud-est, chiuso con pannellature e serramenti metallici, e la loggia negli ultimi due piani nella fronte est, per fare due soli esempi negativi.Per tali ragioni si ritiene che l’intervento non sia finanziabile. |
19 |
Ente Cooperativo di Consumo |
Piazza IV Novembre, 5 |
32042 Calalzo di Cadore (BL) |
1307 |
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0 |
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La domanda non è ammissibile non ci sono i requisiti del soggetto beneficiario punto 3 del Bando. |
20 |
Sala Enrica |
via Piave, 57 |
32040 San Pietro di Cadore (BL) |
1308 |
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0 |
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Si tratta di un edificio di grande valore architettonico e culturale, ridotto quasi allo stato di rudere. Un restauro conservativo integrale è non solo utile ma urgente. Purtroppo il progetto non risolve il problema della conservazione, ma si articola in una serie d’interventi che trasformano radicalmente l’edificio in tutte le sue caratteristiche storiche. Data tale natura, l’intervento non è pertinente alle finalità del Bando, che con la sua azione promuove la lavorazione e il restauro della architettura tradizionale dell’area del GAL nella autenticità dei suoi materiali e non in una replica adulterata. |
21 |
Da Forno Roberto |
via Gei, 10 |
32040 Pozzale di Cadore (BL) |
1309 |
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L’edificio è un caratteristico esemplare di architettura
spontanea stratificata, con aggiunte e trasformazioni compiute in epoche
lontane da noi, e che generano valori architettonici notevoli. Un restauro
di tetto e facciate è utile e necessario, ma il progetto comporta un così
alto numero di modificazioni dell’aspetto generale da trasformarlo in un
altro edificio. L’intervento proposto è di ristrutturazione edilizia e non
di manutenzione, e perciò si colloca al di fuori dell’azione del Bando, che
tutela la conservazione dei caratteri architettonici originari. |
22 |
Pompanin Antonio |
loc. Zuel di Sopra, 69 |
32043 Cortina d'Ampezzo (BL) |
1310 |
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0 |
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Si tratta di un interessante campione di architettura anonima ampezzana, praticamente integro nei suoi caratteri originari. Il progetto è di ristrutturazione edilizia ai sensi della L. 457/78, con un insieme di opere di trasformazione così articolato da generare un edificio molto diverso da quello esistente. Il progetto si pone in contrasto con i dispositivi del Bando, la cui azione riguarda la conservazione dei caratteri architettonici originari, e non la loro trasformazione. Infine si ritiene che il finanziamento è per il solo tetto, per cui non si ottempera ulteriormente ai dispositivi del Bando. |
23 |
Sacco Panchia Riccardo |
Via Nellere 1 |
32040 Dosoledo di Comelico Superiore |
1311 |
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0 |
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L’edificio è un bell’esempio di architettura anonima del Comelico. Dalla stessa documentazione prodotta si evince che gli intonaci pare non siano in cattive condizioni di conservazione, al contrario, essi risultano addirittura di recente esecuzione. Il Bando prescrive che la domanda sia accompagnata da “disegni generali atti a definire i lavori”. Per mancanza di tali disegni e/o documentazione fotografica esaustiva la commissione ritiene che i lavori richiesti siano superflui, ad eccezione del tetto, per il quale non c’è documentazione che dimostri la necessità delle opere. |
24 |
Corte Sualon Renato |
Via Unione 20 |
32041 Auronzo di Cadore |
1312 |
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0 |
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Si tratta di un edificio tradizionale, ma talmente compromesso da modificazioni anche molto recenti, per cui il progetto presentato ne rappresenta il compimento verso un organismo edilizio ibrido. Il progetto inoltre non è documentato in modo sufficiente da elaborati grafici che dimostrino, tramite l’analisi del degrado e dissesto, la reale necessità degli interventi. Per tali ragioni quanto proposto si discosta dalle azioni del Bando, tese alla conservazione dei caratteri architettonici del patrimonio alpino. |
25 |
Fontana Luigi |
via Udine, 34 |
32045 Santo Stefano (BL) |
1330 |
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L’edificio è un interessante cappella privata. Dalla
documentazione di progetto e dalle fotografie allegate si evince che la
cappella è in buone condizioni di conservazione, per cui l’intervento si
configura come un eventuale abbellimento, anche con tecniche e materiali al
di fuori della tradizione (calce rasata). Per questi motivi il progetto
s’allontana dall’azione del Bando, che riguarda la conservazione dei
caratteri architettonici originari, e non la loro trasformazione. |
26 |
De Pol Maria Luisa |
via Piave, 2 |
32040 San Pietro di Cadore (BL) |
1335 |
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0 |
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L’edificio, in origine del Rifabbrico ha subito una serie così rilevante di modificazioni succedutesi a più riprese, tali da trasformarlo in un ibrido. Al momento attuale è impossibile motivare interventi consoni alle finalità del Bando, che mira alla conservazione dei caratteri architettonici originari, e non alla loro trasformazione. |
27 |
Comis Ronchin Lorella |
via Gera, 21 |
32040 San Nicolò di Comelico (BL) |
1338 |
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0 |
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Si tratta di un onesto esempio di architettura minore del secondo dopoguerra. Il progetto è di cospicua alterazione dei caratteri architettonici presenti, meglio definibile come ristrutturazione, e si pone perciò in contrasto con i dispositivi del Bando, la cui azione riguarda la conservazione dei caratteri architettonici originari, e non la loro trasformazione. |
Topran De Pasca Sergio |
via IV Novembre, 12 |
32040 Comelico Superiore |
1339 |
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0 |
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Si tratta di un edificio tradizionale, ma compromesso da modificazioni anche molto recenti che imitano forme estranee alla tipologia del rifabbrico. Il progetto inoltre non è documentato in modo sufficiente da elaborati grafici. Il cappotto isolante esterno comporta una alterazione radicale ai caratteri architettonici che l’azione intende promuovere. Per tali ragioni quanto proposto si discosta dalle azioni del Bando, tese alla conservazione dei caratteri architettonici del patrimonio alpino. |
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29 |
De Mario Giorgio |
via Costa, 86- fr. Costalissoio |
32045 Santo Stefano (BL) |
1340 |
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0 |
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La commissione rileva che il progetto trasformativo non rispetta le direttive del Bando, che promuove la “Salvaguardia e valorizzazione degli elementi di tipicità costruttiva e insediativi dell’Alto Bellunese”. Dagli elaborati presentati si evince che nel progetto viene modificata la tipologia originaria del fabbricato (orientamento del tetto, costruzione nuovi poggioli, nuovi abbaini, inserimento di scale esterne). Si tratta quindi di un intervento di ristrutturazione e non di manutenzione ordinaria E straordinaria come previsto dal Bando. |
30 |
Piller Roner Pietro |
via Lerpa, 257 |
32047 Sappada (BL) |
1341 |
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0 |
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L’intervento proposto si configura come ristrutturazione (elevazione del tetto con aumento di volume, nuove aperture di fori finestra) e non manutenzione ordinaria e straordinaria come previsto dal bando. |
31 |
Lena Anna Chiara |
via Manzini, 1 |
32027 Taibon Agordino (BL) |
1342 |
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0 |
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La proposta non è ammissibile perché non è funzionalmente connessa, nel medesimo edificio con l’operazione di cui alla lettera a) punto 4 del bando. Non ammesso perché si tratta di una ristrutturazione che non è prevista dal bando. |
32 |
Lena Giovanna |
via Roma, 2 |
32020 Gosaldo (BL) |
1346 |
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0 |
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Dall’esame dell’ intervento proposto non si evincono rivalutazioni dell’originaria tipologia (tetto in scandole e la struttura originaria della “caminatha”). La documentazione presentata non evidenzia in modo esauriente la necessità di sostituire l’attuale manto di copertura. |
33 |
Lena Anna Chiara |
via Manzini, 1 |
32027 Taibon Agordino (BL) |
1347 |
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0 |
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Si tratta di un interessante campione di architettura anonima agordina, praticamente integro nei suoi caratteri originari. Il progetto è di ristrutturazione edilizia ai sensi della L. 457/78, con un insieme di opere di trasformazione così articolato da generare un edificio molto diverso da quello esistente. Il progetto si pone in contrasto con i dispositivi del Bando, la cui azione riguarda la conservazione dei caratteri architettonici originari, e non la loro trasformazione. L’intervento non è ammissibile. |
34 |
Paolo Ceccato |
Masariè, 165 |
32040 Cibiana di Cadore (BL) |
1348 |
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L’ insieme degli interventi proposti non si configura come
un recupero conservativo del fabbricato, in quanto vengono introdotti forme
ed elementi estranei alla tipologia originaria, ma come una ristrutturazione
dello stesso. Nella fattispecie l’originario tetto a due falde con abbaino
centrale viene trasformato radicalmente, con una cospicua serie di nuovi
abbaini di svariate dimensioni, con il conseguente aumento di volume, atta
a trasformare il sottotetto in un nuovo piano completamente abitabile. |
35 |
Virginio De Martin Topranin |
via Antelao, 5 |
32040 Valle di Cadore (BL) |
1352 |
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0 |
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In mancanza dell’autorizzazione della Soprintendenza per l’intervento su un bene architettonico rilevante si ritiene che manchino i requisiti per l’ammissibilità della domanda mancando inoltre il benestare della Curia vescovile. |
36 |
# Alessandro Conti |
via Vallescura, 29 |
40136 Bologna (Pieve di Cadore) |
1356 |
20 |
0 |
18 |
14 |
52 |
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Trattasi di un pregevole edificio di grande interesse storico-culturale che ha mantenuto nel tempo la sua originale struttura. L’intervento nel suo complesso è corretto. |
37 |
Cella De Dan Irene |
via Cella, 19 |
32040 Auronzo di Cadore (BL) |
1357 |
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0 |
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La domanda non è ammissibile in quanto non ci sono i requisiti del soggetto beneficiario descritti al punto 3 del Bando |
38 |
Da Rin P. Gadetta Gianpaolo |
via Borgo Rin di Sopra, 7 |
32040 Laggio di Vigo di Cadore (BL) |
1358 |
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0 |
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Riconoscendo il notevole valore storico-architettonico dell’edificio nello stato in cui si trovava, anche per le sue differenze rispetto al contesto (vedi aperture sottotetto) la commissione rileva che il progetto trasformativo non rispetti le direttive del Bando, che promuove la “Salvaguardia e valorizzazione degli elementi di tipicità costruttiva e insediativi dell’Alto Bellunese” e non la sua artificiale riconduzione a tipi edilizi mai esistiti nell’area. Il Bando stesso promuove materiali della tradizione locale e non la loro distruzione e sostituzione con un intonaco termoisolante. Quindi la domanda è inammissibile. |
39 |
Pinazza Pierangelo |
via Gorizia, 1 |
32040 Domegge di Cadore (BL) |
1359 |
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0 |
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L’edificio, risalente ai primi del '900, ha subito una serie così rilevante di modificazioni succedutesi a più riprese, tali da trasformarlo in un ibrido. Al momento attuale è impossibile motivare interventi consoni alle finalità del Bando, che mira alla conservazione dei caratteri architettonici originari, e non alla loro trasformazione. |
40 |
*Julia Giavi |
via Trasone, 25 |
00199 Roma (Valle di Cadore) |
1360 |
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0 |
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Sospesa. |
41 |
De Martin Topranin Cristiano |
piazza San Luca, 6 |
32040 Padola di Comelico Superiore (BL) |
1364 |
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Edificio che evidenzia molte alterazioni formali che hanno compromesso gli originali elementi di tipicità; per questo la commissione non ammette il progetto e non stende una scheda di valutazione. |
42 |
Parrocchia di San Martino |
via Antelao, 5 |
32040 Valle di Cadore (BL) |
1368 |
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La commissione è perplessa sulla qualità globale del progetto in quanto dalla documentazione presentata non è data la possibilità di valutare i proposti interventi sulle facciate. Gli elaborati grafici sono insufficienti; non c’è documentazione fotografica, nonostante l’intervento non fosse ancora avviato alla data del 24 aprile 2003. Non è allegata copia dell’approvazione condizionata della Soprintendenza. Per questo insieme di ragioni la commissione ritiene la domanda inammissibile. |
43 |
Piero Gera |
viale Venezia, 137 |
Conegliano (TV) (Comelico Superiore) |
1371 |
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0 |
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La domanda non è ammissibile in quanto non ci sono i requisiti del soggetto beneficiario descritti al punto 3 del Bando |
44 |
D'Ambros Mirella |
via Guido Rossa, 12/2 |
26838 Tavazzano (LO) (Comelico Superiore) |
1372 |
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0 |
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Trattasi di un edificio che non presenta nessuna rilevanza particolare dal punto di vista della tipicità costruttiva. L’intervento è previsto solo in una porzione dell’edificio il quale, dalla documentazione prodotta, non presenta caratteristiche affini all’architettura Altobellunese. Non risulta quindi in linea con la filosofia del Bando, che prescrive l’impiego dei materiali della tradizione locale e non la fascia di rivestimento in lastrame di porfido Altoatesino o la sostituzione di tutti i serramenti esterni. Infine l’intervento è previsto su di una sola porzione dell’edificio. |
45 |
Istituto Pio XII Misurina |
borgo Retto, 2 |
43100 Parma |
1373 |
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Il semplice fabbricato novecentesco presenta un dissesto statico diffuso ed esteso. Il progetto di consolidamento statico, qui malamente accennato, non pare sufficientemente approfondito. Per quanto attiene all’intervento sulle facciate, il progettista afferma di voler “rettificare” le stesse, facendo loro perdere il loro specifico carattere. Il manto di copertura andrebbe sostituito con una lamiera il cui colore originale corrisponde all’attuale (testa di moro, si afferma); non si capisce se si faccia riferimento al colore grigio o a quello rosso ruggine, entrambi esistenti. Per queste ragioni l’intervento si pone al di fuori dell’azione proposta dal Bando e perciò è escluso. |
46 |
Favero Giancarlo |
via Padre Saccardi, 2 |
31045 Motta di Livenza (Pieve di Cadore) |
1375 |
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Notevole volume del primo ‘900 che ha subito solo piccole
alterazioni formali. Dalla documentazione prodotta risulta necessitare solo
di tinteggiature sul complessivo volume esterno. Mancando gli elaborati
progettuali, si evidenzia che vengono a mancare le indicazioni sui colori
originali e così pure quelli che si vorranno utilizzare e quindi la
Commissione non è in grado di esprimere un giudizio sul risultato finale. Il
progetto non rispetta le direttive del Bando, che promuove la “Salvaguardia
e valorizzazione degli elementi di tipicità costruttiva e insediativi
dell’Alto Bellunese” e prescrive inoltre l’impiego dei materiali della
tradizione locale. L’applicazione di un rivestimento plastico murale
continuo del tipo graffiato si sovrapporrebbe all’intonaco originario.
Inoltre l’applicazione dello stesso non viene specificata con adeguati
elaborati progettuali. Questo comporta un’alterazione radicale ai caratteri
architettonici delle facciate che l’azione intende invece salvaguardare. |
47 |
Del Favero Angelo |
via P.F. Calvi, 38 |
32041 Valle di Cadore (BL) |
1377 |
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0 |
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La proprietà del fabbricato è divisa fra due proprietari:
Giorgio Del Favero (protocollo 1376) e Angelo del Favero (protocollo 1377).
Vengono fatte due richieste diverse di finanziamento sullo stesso edificio
con il seguente risultato: nel caso di Giorgio del Favero con l’intervento
proposto si realizzano soltanto alcuni lavori parziali e non globali. Nel
caso di Angelo Del Favero si ha lo stesso risultato in quanto realizza
soltanto parziali quantitativi di lavorazioni e con l’aggravante di non
superare la somma minima di euro 10.000,00 e quindi di non essere ammesso al
finanziamento. La Commissione ritiene che, trattandosi di un unico edificio,
le due domande possano integrarsi a condizione che vi sia un unico referente
che curi gli eventuali aspetti amministrativi. |
48 |
Toffoli Antonio |
via Dante Alighieri, 29 |
32042 Calalzo di Cadore (BL) |
1385 |
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La proposta non è ammissibile perché non è funzionalmente connessa, nel medesimo edificio con il punto 7 del bando. |
49 |
De Col Dina |
via Calzon, 12 |
32021 Agordo (BL) |
1387 |
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Il rustico , nonostante la sua semplicità, è un bel esempio di architettura storica, integro nei suoi caratteri originali. Il progetto è di ristrutturazione edilizia ai sensi della L. 457/78, con un insieme di opere che porteranno alla creazione di una replica di quanto esistente, il cui stato di degrado non risulta essere così grave da motivare una scelta progettuale talmente drastica. Il progetto si pone in contrasto con i dispositivi del Bando, la cui azione riguarda la conservazione dei caratteri architettonici originari, e non la loro demolizione e ricostruzione. |
50 |
Carnio Gabriele |
via G. Garibaldi, 6-Costalissoio |
32045 Santo Stefano (BL) |
1388 |
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Si tratta di un interessante campione di architettura settecentesca, praticamente integro nei suoi caratteri originari ad eccezione forse del tavolo dei frontoni. Il progetto è di ristrutturazione edilizia ai sensi della L. 457/78, con un insieme di opere di trasformazione così articolato da generare un edificio ben diverso da quello esistente. Il progetto si pone in contrasto con i dispositivi del Bando, la cui azione riguarda la conservazione dei caratteri architettonici originari, e non la loro trasformazione. |
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Escluso dal finanziamento dall'Ufficio di Presidenza del Gal, in quanto nella precedente programmazione Leader II pur essento stato finanziato per il recupero dello stesso edificio non ha realizzato il progetto non dando comunicazione di rinuncia creando quindi un avanzo restituito alla UE |
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In attesa di integrazioni concernenti l'intervento nella sua globalità |
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